domenica 1 luglio 2018

RECENSIONE: Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien

kiccablogger

LIBRO

Traduttore: E. Jeronimidis Conte

Editore: Adelphi

Collana: Gli Adelphi

Edizione: 4

Anno edizione: 2012

Formato: Tascabile

In commercio dal: 07/11/2012

Pagine: 342 p., ill. , Brossura

EAN: 9788845927553

FILM

Regia: Peter Jackson

Interpreti: Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, James Nesbitt, Ken Stott, Elijah Wood

Paese: Stati Uniti; Nuova Zelanda

Anno: 2012


Buon giorno lettore,

Oggi vi parlerò di un libro che mi ha preso il cuore, mi ha fatto ritornare bambina e ha riportato sulla superficie la mia voglia di sognare. Parlo di Lo Hobbit di J.R.R.Tolkien, un libro pubblicato ottanta anni fa che ancora adesso riscuote grande successo editoriale, tanto da ispirare il grande Cinema.



TRAMA

Gli hobbit sono piccoli esseri "dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari", che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell'ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo, riluttante, si imbarca nell'impresa, inconsapevole che lungo il cammino s'imbatterà in una strana creatura di nome Gollum.

AUTORE

Scrittore inglese. Autore di notevoli opere filologiche sulle leggende medievali sassoni e celtiche, docente di lingua e letteratura inglesi a Oxford (1925-1959), ha scritto alcuni famosi romanzi ispirati a motivi della letteratura fantastica medievale: "Lo Hobbit" (1937) e la trilogia de "Il signore degli anelli" (1954-55). Il successo di questi romanzi, che nel loro insieme costituiscono un'unica saga, è stato tale da costituire un fenomeno socioculturale molto importante.
Tolkien è riuscito, nonostante la complessità degli intrecci, a creare una mirabile fusione tra motivi apparentemente disparati che, in realtà, interpretano sia le inquietudini, sia i sogni del nostro tempo.

Da: "
Enciclopedia della Letteratura", Garzanti, 2003

RECENSIONE

Lo Hobbit è il romanzo d’esordio di J.R.R. Tolkien, scirtto principalmente per i suoi figli e rientra perfettamente nella letteratura per l’infanzia. In questo libro, il lettore verrà completamente sommerso nel mondo magico Tolkienano caratterizzato da elfi, nani, draghi e “Hobbit”, un popolo completamente inventato e creato dall’autore. Un libro ricco di dettagli sia dei personaggi che degli ambienti, tanto da lasciare allegato al libro una mappa nella quale il lettore può seguire mentalmente le vie percose da Bilbo Baggins, l’Hobbit protagonista, e i tredici nani (che io ho imparato a memoria eh eh) Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Balin, Dwalin, Bifour, Bofour, Bombur, Thorin, Fili e Kili e i paesaggi dove si svolgeranno le avventure: avremo Gran Burrone, dove i nostri amici troveranno rifugio e accoglienza da Elrond, re elfico; il Bosco Atro, dove strane creature li attenderano non di certo con benevolenza e poi la Montagna Solitaria, la destinazione finale per la riconquista del tesoro. Tolkien inventa un mondo tutto suo, inventa nomi, usi e costumi, racconta della Terra di Mezzo come se veramente esistesse. Il tema principale è il viaggio e l’eroismo, un piccolo gruppo che cerca di affrontare difficoltà e pericoli ancora più grandi e terribili. La voce narrante è esterna alla vicenda, ma coinvolge il lettore rendendolo partecipe, raccontadogli i fatti come si racconta le favole ai bambini, perchè alla fine Lo Hobbit è una bellissima favola fantasy avvolta nella magia. Interessante è anche la trasposizione cinematografica eseguita dal registra Peter Jackson. Il film Lo hobbit è diviso in tre capitoli: “Un viaggio inaspettato”, “La desolazione di Smaug” e “La Battaglia delle cinque armate”. Sono riuscita in contemporanea a vedere sia i film in dvd che leggere il libro. Gli adattamenti scelti dal regista sono azzeccatissimi capaci di tenere alta l’attenzione dello spettatore, ma differenziandosi un pochino dal libro: esempio,  sono stati accorciati i tempi; le battaglie sono più elaborate, con più nemici e personaggi che nel libro non sono menzionati; c è una storia d’amore tra il nano Fili e l’elfa Galdriel che  nel libro non è assolutamente presa in considerazione, nè menzionata. Mi sono persa nei paesaggi dove sono state girate le scene, che se non erro si tratta delle bellissime terre della Nuova Zelanda. Gli attori, poi, con un giovane Orlando Bloom, sono eccezionali perchè riescono a far commuovere e far sorridere, danno vita ai personaggi del libro come Tolkien li aveva immaginati. Ah,se solo fosse ancora vivo…e vabbè!

In ogni caso, sia con il film, che con il libro, io ho sognato ad occhi aperti, mi sono innamorata degli elfi luminosi, ho stima per i nani e per le grandi Aquile Reali e vorrei tanto adottare un Hobbit. Mi è venuta una gran voglia di viaggiare, zaino in spalla, verso posti che aspettano solo di essere esplorati. Avevo proprio bisogno di leggere una storia del genere e per non perdere la magia, ho iniziato a leggere Il Signore degli Anelli e vedermi a poco a poco anche il film in dvd.

Del libro Lo hobbit troverete due case editrici italiane che se ne occupano e sono La Bompiani e Gli Adelphi, attente sulla traduzione e sull’edizione del libro.

Mio caro lettore, se hai letto il libro, lascia un commento qui sotto in modo da poterci confrontare; se, invece, ancora non l’hai letto, cosa stai aspettando? Corri a leggerlo, un mondo fantastico ti aspetta!

Buona Lettura,

Baci K.



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